lunedì 24 novembre 2008

Cronaca della Milano City Marathon

Non ce l’ho fatta!!Sono partito benissimo, malgrado non mi sia potuto scaldare a dovere. Infatti non serviva a nulla scaldarsi per poi rimanere 30 minuti fermi in cella di partenza! La strategia della gara inedita era impostata in progressione; a stint di 5km (4’50”/4’40”/4’30”/4’40”/4’30”/4’40” e 4’30” dal 30esimo km). Dopo l’esperienza di Garda ho preferito stint corti da 5km, per motivi psicologici.

Alla partenza sono passato sotto l’arco dopo circa 1’ dallo sparo, poi ce voluto circa 2-3 minuti per liberarmi dalla folla, dopodiché ho subito preso ritmo. Le gambe le sentivo bene, leggere e giravano a meraviglia. La falcata era piacevolmente agile, tanto che ho concluso il primo stint di 5km in 4’32” (18” di vantaggio).

Il secondo stint di 5km è andato come il primo, le gambe le avevo nelle stesse condizioni di forma, ho cercato di rallentare per portarmi a 4’40” come da programma, non volevo esagerare, ma facevo fatica a tenere un ritmo più lento. Ho concluso lo stint con un vantaggio di 9”.

A questo punto dopo i primi 10 km avevo un vantaggio di 27” di media al km e stavo bene.

Il terzo stint, ingenuamente mi sono trovato in un gruppo di podisti che mi ha disturbato parecchio, a questo andava sommato le lastre di pietra piuttosto che il pavé, avevo paura di lasciarci le caviglie e poco ci è mancato. Visto gli ottimi primi due stint, e vedendo come si era messo il terzo ho voluto correre nel risparmio di energie, infatti l’ho concluso in 4’34” anziché 4’30”.

Il vantaggio dopo 15 km si è quindi ridotto a 23” di media al km.

Il quarto stint, fotocopia del secondo, a differenza che in questo mi è riuscito più facile scendere di ritmo fino a 4’40”. L’ho poi terminato a 4’42” perdendo altri 2” sul vantaggio totale accumulato. Al 20°km avevo 21” di vantaggio sulla media programmata. La mezza maratona (21,097) ho fermato il cronometro a 1:38’42” (4’41”/km).

Il quinto stint (20-25km) era da fare in 4’30”. Ed è qui che iniziano i primi problemi! Il primo in assoluto è la testa. E’ la prima volta che i km incominciano a pesarmi. Al pensiero che ne dovevo fare altri 20 di km…. Altro episodio inizio a rendermi conto della noia mortale di correre fra i palazzi di Milano, le strade sono tutte uguali, lo scenario è sempre lo stesso. In fine mi rendo conto della maleducazione ed intolleranza di alcuni automobilisti Milanesi. Roba da non credere! Ho visto delle scene veramente pietose!A parte la concentrazione che mi ha lasciato definitivamente, inizio a sentire un dolore di stanchezza ossea e muscolare alle gambe. Tipico dolore che senti dopo un lungo di 36km (a cui non sei abituato) in allenamento. Dolore veramente acuto, che partiva dalla pianta dei piedi e mi prendeva tutta la gamba. Questo stint l’ho concluso in 4’51”!!

Il vantaggio dopo 25 km era quindi sfumato totalmente!

Nel sesto stint (25-30km) i dolori alle gambe si sono intensificati al punto che ho dovuto rallentare. Ho raggiunto il rifornimento mi sono preso quello che c’era da prendere (acqua, sali e un pz. Banana) e con calma me li sono consumati, nella speranza che questa pausa forzata mi ridesse carica per riprendere e recuperare il tempo perso. Sono partito che ero a circa 7’30” di media al km, ho corso bene e sono sceso fino a 5’31” /km.

Ma a questo punto tutto era compromesso. Al 30° km lì dove la maratona inizia la mia finiva senza alcuna chance di farcela. Al problema mentale e ai dolori alle gambe si è aggiunto anche un paio di crampi lievi che mi hanno ulteriormente rallentato. La gara per me è finita qui; ho cercato di raggiungere il traguardo nei migliori dei modi, tagliato a 3:44’41”.

In queste ultime 24h dalla gara ho pensato, ho analizzato e sono andato a vedere gli ultimi allenamenti eseguiti e, secondo il mio modesto parere il malessere di settimana scorsa, che tutt’ora ho (mal di gola con abbassamento della voce), centra ben poco!!

Dopo la delusione di Garda ho voluto strafare, ho voluto ad ogni costo il PB sulla maratona; centrare gli obiettivi prefissati ad inizio anno. Dopo Garda ho recuperato, e mi sono messo subito in allenamento per la mezza di Tenero. Dopo quest’ultima ho recuperato e ho mantenuto un allenamento impegnativo ma sempre con un occhio al recupero. Dalle tabelle degli allenamenti, spicca che l’ultimo lungo di 36km risale al 29 agosto scorso. Dubito fortemente che le mie gambe si ricordavano di quel lungo fatto 3 mesi fa! Per il problema mentale invece deduco che la memoria non ha rimosso la fatica dei km di Garda. Ecco perché mi pesavano i km di Milano.

Non mi voglio autogiustificare, ma fin tanto che vi è una spiegazione mi piace darla. Specialmente per me stesso!

Adesso recupero le forze e la mente, e fra un mese si rincomincia con allenamenti e nuovi obiettivi, con la novità che sarò autodidatta.

Un GRAZIE speciale va a tutti coloro che mi hanno incoraggiato in questi mesi e negli ultimi giorni….sarà sicuramente per la prossima volta.

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